Discarica La Torre, forse c'è la falda acquifera

TERAMO – Potrebbe esserci una falda acquifera nel sottosuolo della discarica La Torre che sarebbe causa della produzione dell’ingente quantità di percolato. E’ quanto sostiene l’assessore comunale all’Ambiente, Rudy Di Stefano, che oggi ha effettuato un sopralluogo sul sito: «Stiamo effettuando prove geologiche per la verifica di questa ipotesi – ha detto -. Qualora fosse confermata si dovrà procedere necessariamente a intercettarla e deviarla per avviare poi i lavori della messa in sicurezza del II lotto della discarica». Di Stefano ha completato la sua giornata di sopralluoghi – assieme al consigliere comunale Franco Fracassa, al vigile ecologico Vincenzo Calvarese e all’ingegnere ambientale Alessandra Di Giuseppe Cafà -, con la verifica dello stato di salute dei cani ospitati nel canile di Castellalto e in quello di Carapollo, dei gatti nel gattile dell’Izs di contrada Gattia. Le condizioni degli animali è giudicato ottimale, secondo la nota diffusa dall’assessore: i cani che sono a Castellalto, una sessantina, che sono quelli recuperati dall’area di via Melarangelo a Colleparco, sono apparsi in buono stato di salute e molti di loro hanno anche trovato un padrone. A Carapollo ce ne sono 251, tutti anziani, e questo non fa sperare bene in una eventuale adozione. «In compenso – sostiene l’assessore Di Stefano – c’è un netto miglioramento delle condizioni della struttura che dopo i lavori di messa in sicurezza, non è più colpita da allagamenti in caso di pioggia». E’ ottimo anche lo stato di salute dei gatti prelevati da Colleparco, assistiti «egregiamente da parte del personale dell’Izs – sostiene Di Stefano – nella struttura di Gattia». I gatti sono una trentina perchè anche in questo caso molti sono stati adottati.